lunedì 14 luglio 2008

quasi come Dustin Hoffman

Avete presente l'inquadratura dall'alto di Dustin Hoffman ne "il laureato"? lui, occhiali scuri, abbronzato, sul materassino in piscina, così appagato da sembrare quasi bello... Ecco, invece del materassino, galleggio a pelo d'acqua con un tubo di gomma piuma mirabilmente collocato tra spalle e braccia. L'acqua termale ha la stessa temperatura del mio corpo: non riesco quasi a distinguere i confini di me stessa. Il viso e il petto invece emergono come cime di iceberg, al tempo stesso accarezzati dall'aria frizzante e dal sole dolcemente caldo. Tutti i miei sforzi sono diretti sul non pensare, liberare la mente dalle piccole ansie che spuntano come pop up su un sito musicale... impresa non facile. Allora mi concentro sui muscoli morbidi o in leggera tensione, percepisco la temperatura della pelle, immagino il sangue che scorre pompato ritmicamente dal mio cuore, così lento, ... si ce la posso fare: adesso sono rilassata. Adesso.

giovedì 3 luglio 2008

le cose che parlano di me

Ho svuotato la grande scatola verde che mi sono trascinata da ufficio in ufficio negli ultimi 6 anni.
Vi ho trovato (in sparso ordine di stupore): blister di integratori alimentari, gadget improponibili quasi tutti rotti, tonnellate di penne di alberghi, tutti i miei volumetti di appunti gelosamente ordinati, una decina di floppy disk di back up ormai illegibili, le graffette che ho cercato disperatamente negli ultimi mesi, l'organigramma disegnato dal mio capo il primo giorno di lavoro, qualche foto rubata nelle pause dei congressi, piccoli pezzi di vita che ai tempi sembravano preziosissimi...
ho preso le cose più care, le ho messe in una nuova scatola, che resterà seppellita sotto il letto insieme a una decina di altre scatole con frammenti densi di vita.
Poi ho buttato l'altra con quel suo titolo impegnativo (il tempo, i ricordi...) e guardandola affondare nel sacchetto nero, mi sono sentita affogare anch'io